|
|
Appena tornato a Milano, a settant'anni compiuti, forma un duo con il violinista Alberto Poltronieri (1) e riprende a dare concerti; riprende anche, per un breve periodo, il posto di insegnamento al Conservatorio di Milano, ma viene poi collocato a riposo.
Nel 1949 scrive il suo ultimo lavoro orchestrale, le Impressioni sinfoniche da Napoleone, e negli anni successivi alcuni pezzi per organo: Marcia religiosa, Toccata per l'elevazione, Tre composizioni. Di queste ultime cura anche una trascrizione per pianoforte nel 1953.
Gli anni Cinquanta sono segnati dalla scomparsa della moglie Bianca (nel 1950) e del primogenito Vitale (nel 1954). I suoi ultimi mesi sono invece allietati dal matrimonio del figlio Fabio (ormai cinquantaduenne) con la giovane veneta Giovannina Beghin, e dalla nascita del nipotino Vitale, "nome d'ineffabile risonanza per il mio cuore".

G. A. Fano con il nipotino Vitale
Contiua a dare concerti fino agli ultimi anni di vita: nel 1958 a Venezia e nel 1959 a Milano esegue proprie composizioni in duo con il soprano Tina Quagliarella Marchetti e con il violoncellista Libero Rossi.
Muore per improvvisa crisi cardiaca durante un periodo di villeggiatura a Tauriano di Spilimbergo, in provincia di Pordenone (allora provincia di Udine), il 14 agosto 1961.

Note:
(1) Milano 1892 - 1983.
1875 - 1894 - 1905 - 1912 - 1916 - 1922 - 1943 - 1945 |
|